Emma Marrone racconta l’abbraccio a Belen in tv

Emma Marrone racconta l’abbraccio a Belen in tv

È ormai prossimo l’inizio del suo terzo tour ed è sempre più sulla cresta dell’onda. Emma Marrone a 30 anni spiega i motivi del suo grande successo in una intervista rilasciata a La Stampa:

Emma Marrone racconta l'abbraccio a Belen in tv

 “Sono umile ma so anche quanto valgo. Sono una che ascolta e compra i dischi di tutti, per vedere come crescono. Se volessi fare l’arrivista sarebbe peggio per gli altri, ma non lo sono. Senza ambizioni non c’è stimolo. Ma sono una stakanovista. Ho la mente concentrata sull’obiettivo, con il mio team facciamo tanti sacrifici. Mi piace proprio questo mestiere, è una malattia. Positivo ma anche logorante”.

Di recente ha fatto molto parlare l’abbraccio con la donna che “rubò” l’ex Stefano De Martino, Belen Rodriguez:

“Partiamo dal presupposto che quello che è successo a me lo so io. Non mi piacciono le guerre dei Roses. Ho 30 anni, una mia serenità, lavoro. Ci ho messo un macigno sopra. Basta con Eva contro Eva, le guerre fra comari non mi appartengono. Un sorriso vale più di 10 schiaffoni”.

Emma racconta come tutto è incominciato:

 “Ho frequentato il liceo classico, poi mi son messa a lavorare: cameriera, servizi sociali, commessa di abbigliamento e scarpe. Poi, andavo a suonare. Sognavo il Dams a Roma, dove qualcuno mi avrebbe scoperta. Poi non ce lo potevamo permettere, ma ho sempre avuto la sensazione che avrei fatto questo mestiere e i miei se ne sono resi conto. Papà era infermiere di pronto soccorso e mi ha fatto diventare la persona più ipocondriaca al mondo, mi porto sempre dietro tutte le medicine. Mio fratello ha 27 anni, fa l’elettricista. Mamma è il boss di casa, si fa carico di tutti”.

Infine parla delle critiche ricevute per l’esibizione all’Eurofestival:

 “Penso di aver tenuto botta, sia nell’inglese sia nell’ambiente, e ho avuto rispetto da tutti i tecnici. Il vestito può piacere o no ma volevo provocare, mi piacciono le sbavature. Quello è un programma molto politico. Ho capito che per l’estero ho ancora tempo, mi debbo preparare, ho commesso errori di valutazione e stanchezza. Ho tanto da imparare. E’ facile fare i fighi in casa propria. Ma la gonna mai più, sto meglio con i pantaloni e ora vado tutti i giorni in palestra”.

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