Francesco Renga: “A Sanremo 2014 canto di tradimento, ma non di Ambra”

Francesco Renga: “A Sanremo 2014 canto di tradimento, ma non di Ambra”

Mentre ci si interroga su chi sia il più bello tra i cantanti in gara al Festival di Sanremo 2014, che prenderà il via questa sera con la conduzione di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, aumenta anche la curiosità sui brani che i big della musica italiana porteranno sul palco dell’Ariston. Ancora poche ore ed ogni curiosità verrà svelata, intanto siamo in grado di dirvi che uno dei brani di Francesco Renga parla di tradimento. Si trattao di “Vivendo Adesso”, scritto niente di meno che dalla grande Elisa.

Francesco Renga: "A Sanremo 2014 canto di tradimento, ma non di Ambra"

Si torna, dunque, a toccare un tasto delicato per il cantante di Udine, visto il presunto tradimento che avrebbe subito dalla compagna Ambra Angiolini. Ma il 45enne ha ribadito dalle pagine di Libero che l’argomento non lo riguarda: “Nella canzone si parla di questo ma la mia vita privata non c’entra nulla: ognuno di noi è stato deluso e tradito almeno una volta nella sua vita. Da un amico, da un collega, anche dal proprio partner, sì…“.

Ma questo non è il caso di Francesco Renga e della sua “Vivendo adesso”: “Il nostro rapporto non c’entra nulla con la canzone. È una vicenda che taluni hanno voluto accostare al gossip che tempo fa ci aveva riguardato. Essendo personaggi dello show-business è stato sin troppo banale fare due più due“.

Francesco Renga: "A Sanremo 2014 canto di tradimento, ma non di Ambra"

Il tradimento più scottante, però, è quello messo in atto dalla classe politica nei confronti dell’Italia e di noi Italiani. Francesco Renga, alla luce delle ultime dinamiche intercorse nel nostro Governo, ha espresso la sua personale e condivisibilissima opinione: “Il discorso è semplice e al contempo complesso: questo Paese ha avuto per troppi anni una classe politica che non si meritava. Ora penso sia stato fatto un piccolo passo in avanti: Renzi rappresenta una sinistra con la quale si può colloquiare, non un simbolo di chiusura rigida come quella precedente. Non lo vedo come membro di una nomenclatura ideologica che non fa sconti a nessuno. Non è un monolite e lo stesso Berlusconi se ne è accorto“.

Chissà in che situazione verserà l’Italia quando Francesco Renga tornerà dal Messico, dove volerà ad incidere un album in spagnolo.

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