Mostra del Cinema Di Venezia: Selvaggia Lucarelli “no a Eva Riccobono”

Mostra del Cinema Di Venezia: Selvaggia Lucarelli “no a Eva Riccobono”

Eva Riccobono Venezia, 27 agosto 2013 Ph. Alfonso Catalano/SGPIl profilo Facebook di Selvaggia Lucarelli è una fucina in continua attività e chiunque le capiti a tiro se ne sentirà dire delle belle, come ha imparato a sue spese il clan Rodriguez-De Martino

Appena inaugurata la 70esima Mostra del Cinema di Venezia, la giornalista di Libero non ha risparmiato nemmeno la modella Eva Riccobono che, proprio quest’anno, è stata nominata madrina della kermesse internazionale. Quella della Lucarelli è una critica dura che si va aggiungere alle altre tante voci di protesta di chi ritiene che la Riccobono abbia ben poco a che fare con la storia e la cultura cinematografica.

Ecco come si è espressa la presentatrice e giornalista circa la scelta di Eva come madrina della Mostra: “Che siamo un paese piccolo, lo grida perfino la scelta della madrina del Festival di Venezia. Che non è una scelta scandalosa. E’ una scelta sciatta, che è peggio. Quella scandalosa era stata due anni fa, quando Ezio Greggio aprì la manifestazione con il suo irresistibile film parodia “Box office in 3d”. La Riccobono è solo l’ennesima sciatteria. Una stampellona sorridente che l’altro ieri ha deciso di fare l’attrice e che noi premiamo così, sulla fiducia, alla faccia di chi il cinema lo fa per vocazione e istinti un po’ più nobili che “sto diventando vecchia per le passerelle”. L’ennesima cosa che non meritiamo e che non merita il cinema, dove il brutto è sempre stato meglio che lo sciatto. Almeno il brutto ha una sua vitalità, lo massacrano e poi c’è sempre un Tarantino o un Marco Giusti a sdoganarlo. Lo sciatto se ne sta lì, accettato e indisturbato senza infastidire troppo, finché poi non ti ci abitui e non ci fai più caso. Al massimo, se qualcuno lo fa notare, dici “Vabbè dai, c’è di peggio”. La Riccobono? Vabbè dai, c’è di peggio. Certo, c’è Manuela Arcuri. Ma che c’è di meglio finisci che te lo dimentichi. Guardavo Venezia, così bella nelle immagini di Sky stasera e pensavo che proprio lei, la città sull’acqua, tra scontrini folli, gondole impazzite e madrine inspiegabili, quest’estate è stata il simbolo di un paese che fa acqua da tutte le parti. Solo che il resto del paese, galleggia con meno poesia“.

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Difficile non essere d’accordo con la tagliente ed amara analisi/visione della prorompente Selvaggia Lucarelli, il cinema italiano aveva ed ha, sicuramente, di meglio da offrire.

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