Flavio Briatore e Elisabetta Gregoraci: vita da genitori

Flavio Briatore e Elisabetta Gregoraci: vita da genitori

Flavio-Briatore-Elisabetta-Gregoraci-e-Nathan-Falco_hg_full_lMentre come ogni estate sono in Sardegna a scambiarsi baci passionali in acque cristalline, un po’ per riposarsi dalle fatiche di un anno di duro lavoro, ma soprattutto per mandare avanti l’attività estiva di lui, Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci hanno avuto anche il tempo di rilasciare un’intervista al settimanale Chi in cui raccontano la loro quotidianità di genitori del piccolo Nathan Falco di 3 anni che a settembre inizierà la scuola materna a Montecarlo (di sicuro lì insegnano meglio le cose).

Elisabetta parla dei suoi impegni da mamma, moglie, e ospite di casa: Io mi sdoppio: di giorno faccio la mamma, sto con Nathan, andiamo in spiaggia, facciamo i castelli, giochiamo a pallone, nuotiamo. Poi, dalle dieci di sera, il mio ruolo cambia e faccio la moglie e la padrona di casa al club (il Billionaire)” e, parlando delle loro giornate in spiaggia con il figlio, riguardo la presenza di Flavio svela: “lui in spiaggia ci viene, ma la verità è che poi il più delle volte sta al telefono. Diciamo che i castelli li facciamo io e Nathan, mentre Flavio poi li giudica“.

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Lui si difende descrivendo il suo ruolo di padre 63enne e lavoratore: “Ci tengo molto e mi sforzo che Nathan faccia giochi sani, all’aria aperta, con cose vere, concrete, anziché piazzarsi davanti alla tv o all’iPad, roba che stordisce i bambini. Gli leggo anche io le storie, vuole sempre Hansel e Gretel e I tre moschettieri, me le chiede ossessivamente. Però con me è abituato ad essere trattato da ometto: io non faccio le vocine, niente moine“.

Sull’eventualità di un secondo figlio, invece, Elisabetta Gregoraci congela tutto rimandando la decisione ad un futuro non ben definito, mentre Flavio Briatore ricorda che i figli richiedono impegno e presenza: “Su quel versante, le cose si mettono in cantiere, ma poi non dipende soltanto da me. Non voglio neanche essere egoista, quando avrò 70 anni Falco avrà ancora bisogno di me. Un figlio lo si deve educare, gestire ed è un compito importante. Quello di papà per me è il mestiere più difficile e mi impegno tantissimo, perché per lui voglio esserci. Non capisco quelli che fanno i figli e poi non hanno tempo per loro“. Un padre di altri tempi ed una madre attenta e premurosa, due genitori modello insomma.

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