Caterina Balivo: “io mamma presente, ma non rinuncio ai miei spazi”

Caterina Balivo: “io mamma presente, ma non rinuncio ai miei spazi”

Caterina Balivo: "io mamma presente, ma non rinuncio ai miei spazi"Diciotto mesi fa è nato il suo piccolo Guido Alberto, anche se nei piani di vita di Caterina Balivo diventare mamma non era ai primi posti della sua lista di cose da fare, ma poi è arrivato l’amore con il compagno Guido Maria Brera e tutto è cambiato. Ora la nota conduttrice Rai sta pensando addirittura a fare il bis.

La 33enne lo ha confessato al settimanale Chi: “Io non ci sono nata [mamma]: non l’ho sempre sognato, anzi. Poi ho conosciuto Guido Maria, che aveva già due bambini (oggi 12 e 8 anni), e vedendolo in azione come padre ho realizzato che, con lui, un figlio lo volevo“.

La bella napoletana, però, si è sempre imposta e ripromessa di non farsi cambiare dalla gravidanza e dalla maternità: “Benché oggi non riesca più a immaginare la mia vita senza di lui, non ho rinunciato né al lavoro, né tanto meno alla palestra o ad altri spazi solo miei. Poi, per carità, la notte ci sono solo io per lui: in 18 mesi non sono mai mancata“.

Caterina Balivo io mamma presente, ma non rinuncio ai miei spazi

Ma prima di riprendere il lavoro a pieno ritmo, Caterina Balivo ha atteso che il suo Guido Alberto avesse 9 mesi: “[È stato] Difficile, impegnativo, faticoso… ma bello. Dopo 9 mesi e mezzo di simbiosi, separarsi per giorni interi è stato pesante. Soprattutto all’inizio, quando le riunioni per il programma si prolungavano fino a tardi“.

Caterina Balivo, poi, ha condiviso un po’ della saggezza acquisita con la maternità dispensando consigli alle altre mamme: “Primo, non parlate sempre di vostro figlio: se all’interlocutore interessa, è solo perché poi vuole parlarvi del suo. Non coinvolgete i papà nelle poppate o nel cambio pannolini: fino ai due anni il papà è di supporto se non si intromette nelle cose pratiche; se vuole controllare anche la temperatura del bagnetto rende la mamma insicura e isterica. Terzo, se avete il lavoro tenetevelo, perché non c’è cosa peggiore di avere una mamma sempre a casa ma scontenta“.

Uhm…

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